Aggiornamento di stato

Aggiornamento di stato

FORUM INTERNAZIONALE EX ALLIEVI/E SCUOLE CATTOLICHE
Roma 7 – 8 novembre 2024

Intervento del dott. Giuseppe Mariano
Presidente Confederex ed Unaec Europe

Care Amiche
Cari Amici

innanzitutto mi scuso se il mio intervento sarà in italiano, ma si è concordato un servizio di traduzione in inglese.
Voglio poi vivamente ringraziare l'Accademia di Ungheria per la squisita ospitalità e per aver organizzato questo importante consesso, che ha consentito di riunire i responsabili delle principali organizzazioni di Ex Allievi ed Ex allieve della scuola cattolica del mondo, i responsabili dell'insegnamento cattolico ed i rappresentanti di alcuni ordini religiosi per affrontare a 360° le tematiche relative agli Ex Allievi ed alle Ex Allieve della scuola cattolica. .

Venendo a noi, voglio ricordare che i primi raggruppamenti di Ex Alunni della scuola cattolica hanno riguardato prevalentemente ex alunni di singoli collegi e si sono costituiti in Italia ed in Francia tra la metà del 1800 ed i primi del 1900 (es. Acireale 1905 – Torino 1906 – Saint Thomas d'Aquin 1853 – Saint Fraçois Xavier Vannes 1868) in conseguenza del naturale desiderio di rievocare e rivivere il tempo passato sui banchi di scuola e di ripristinare attorno a qualche religioso, che più attirava l'affetto, la simpatia e la riconoscenza degli antichi discepoli.
Col passare degli anni sorsero forme associative più organiche, che meglio soddisfacevano l'esigenza di unione fra persone coscienti e desiderose di affermare nella società i principi ai quali erano state educate. Si è sempre però trattato, salvo l'eccezione della Francia (1904) di raggruppamenti di Ex allievi di un singolo collegio o di una determinata congregazione religiosa (es. Ex Allieve FMA nel 1921).
Durante la seconda guerra mondiale la scuola cattolica ha continuato il suo servizio, trasferendo spesso i corsi dalle città in località montane o marine per proteggere i propri alunni dai bombardamenti e dalle distruzioni belliche. Conseguentemente i raggruppamenti di Ex Allievi hanno subito una sosta forzata ed un forte ridimensionamento della loro attività e, terminato il conflitto mondiale, hanno ripreso ad operare: sono sorte così forme associative più ampie, ma sempre comunque a livello di singoli Paesi e limitate ad Ex Allievi di qualche Congregazione Religiosa (es. la Federazione Italiana Ex Alunni dei Padri Gesuiti, costituitasi a Milano nel 1948).

Fu il 1950 l'anno della vera svolta per il movimento degli Ex Allievi e delle Ex Allieve della scuola cattolica. Infatti Papa Pio XII° decise di indire il Giubileo ed in quell'occasione vennero organizzati in Vaticano diversi convegni, fra i quali molto importante fu il “Convegno del laicato”, la cui gestione e direzione il Papa affidò al Padre Gesuita tedesco Mons. Agostino Bea, che, tra l'altro, era il suo confessore e che poi venne elevato alla porpora cardinalizia da Sua Santità Papa Giovanni XXIII° il 14.12.1959. Nel corso del predetto convegno Mons Bea illustrò un pensiero ed un auspicio di Papa Pio XII°, da lui condiviso al 100%, secondo il quale gli Ex Allievi e le Ex Allieve della scuola cattolica avrebbero dovuto unirsi in forme organiche e farsi conoscere nella società civile, dando vita ad organizzazioni nazionali ed internazionali che riunissero migliaia di Ex Allievi sparsi nei diversi Paesi. Secondo il Pensiero del Papa quella dell'Ex Allievo non doveva più solo essere una semplice partecipazione ad un raggruppamento associativo basato su ricordi nostalgici di un educatore, di un qualche personaggio tipico, di un cortile, di un'aula, o su occasionali incontri amichevoli, scanzonati, gioiosi, culturali e simili, ma doveva soprattutto essere una vera e propria missione, cioè una risposta alla chiamata del Signore “non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto ed il vostro frutto rimanga” (Giovanni XV, 16).
Questo suggerimento del Papa venne accolto positivamente e così, nell'ambito degli Ex Allievi e delle Ex Allieve di singole Congregazioni Religiose, videro la luce raggruppamenti internazionali (es. la Confederazione Europea Ex Alunni/e dei Gesuiti nel congresso di Roma del 1954, l'Unione Mondiale Ex Allievi dei Gesuiti nel congresso di Bilbao- Loyola del 1956, la Confederazione Mondiale Ex Allievi Di Lasalle nel congresso di Roma del 1960) ed in Italia nel 1953 la CONFEDEREX (Confederazione Italiana ex Allievi ed Ex Allieve della scuola cattolica).
Un ulteriore passo per dare vita raggruppamenti fra Ex Allievi ed Ex Allieve di diverse Congregazioni Religiose si ebbe nel 1960, durante il Congresso Eucaristico di Monaco di Baviera, quando i delegati degli Ex Allievi vennero incoraggiati, sempre dal Cardinale Agostino Bea, ad organizzarsi per dare una forma più istituzionale alla loro testimonianza. Fu così istituita una Commissione di intesa e di studio internazionale, che negli anni portò alla fondazione di diverse strutture internazionali di Ex Allievi/e ed in particolare nel 1967 dell'OMAEC (Organizzazione Mondiale Ex Allievi ed Ex Allieve della scuola cattolica) della quale vi ha parlato il suo Presidente Alfonso Giraldo Saavedra.
Come ho accennato sopra discorso completamente a parte merita la Francia, nella quale l'idea di federare le associazioni esistenti emerse durante il Congresso Eucaristico di Reims nel 1896 e la prima forma di raggruppamento nazionale si ebbe nel 1904 ed il deposito dello statuto della COFAEC avvenne nel 1930.

Fatte queste necessarie premesse storiche, voglio soffermarmi ora sulla CONFEDEREX (Confederazione Italiana ex Allievi ed Ex Allieve della scuola cattolica) e sull'UNAEC EUROPE (Unione Europea Ex Allievi ed Ex Allieve della scuola cattolica), delle quali mi onoro di essere il Presidente.

Come ho già accennato in Italia erano passati solo 3 anni dagli inviti di Pio XII° e di Mons. Agostino Bea, quando, il 28 dicembre 1953, i rappresentanti delle Federazioni italiane di Ex Allievi ed Ex Allieve di Fratelli delle Scuole Cristiane (Lasalliani), Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Gesuiti, Sacro Cuore, Fratelli Maristi, Suore Dorotee Frassinetti, Padri Somaschi, Domenicani, Francescani, Suore di Nevers, Suore dell'Assunzione, si riunirono a Roma presso l'Istituto San Giuseppe de Merode, nei pressi di Piazza di Spagna, e fondarono la CONFEDEREX. Nel tempo si aggiunsero poi gli Ex Allievi di Barnabiti, Giuseppini del Murialdo e di diverse altre Associazioni di Ex Allievi/e, per cui la Confederex arrivò a raggruppare un massimo di 14 Federazioni Nazionali e ben 846 Associazioni locali.
La Confederex a livello territoriale è strutturata con Consigli Regionali, che consentono di partecipare ad essa anche a quelle Associazioni di Ex Allievi che non hanno riferimento in una Federazione Nazionale, in quanto in quanto facenti capo a scuole presenti solo in alcune località.
Le finalità della Confederex sono chiaramente evidenziate nello statuto e si possono sintetizzare nel mettere a confronto le esperienza educative degli Ex Allievi/e, continuare la loro formazione, porsi al servizio delle comunità educative per continuare la loro missione, coordinare l'attività delle Federazioni Nazionali ed Associazioni locali di Ex Allievi e favorirne la conoscenza reciproca ed il gemellaggio; sostenere il principio della libertà di insegnamento, lottare contro le violazioni dei diritti umani e difendere la famiglia come istituzione sociale di base.

Nel 1957 la Confederex è stata riconosciuta dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e nel tempo è entrata a far parte di diversi organismi nazionali italiani, fra i quali è il caso di ricordare:

la CNAL (Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali), che è un organismo promosso dalla CEI ed, è sia l'espressione e lo strumento della volontà delle aggregazioni laicali di apostolato, presenti e operanti nelle Chiese italiane, di valorizzare la comunione e la collaborazione tra loro, sia il luogo nel quale esse vivono in forma unitaria il rapporto con l'Episcopato Italiano offrendo la ricchezza delle loro possibilità apostoliche e accogliendone fattivamente i programmi e le indicazioni pastorali.

Il CONSIGLIO NAZIONALE DELLA SCUOLA CATTOLICA, che è espressione della responsabilità che i Vescovi italiani assumono nei confronti della Scuola Cattolica in Italia, alla luce e nello spirito della Dichiarazione del Concilio ecumenico Vaticano II Gravissimum educationis e sulla base delle norme del Codice di diritto canonico e dei documenti dei Vescovi italiani. Esso, in sintonia con gli orientamenti della CEI, opera nella prospettiva di consolidare il sistema nazionale di scuola cattolica con il coinvolgimento delle associazioni, federazioni e organismi dei numerosi soggetti che concorrono allo sforzo educativo della comunità cristiana, al fine di favorirne il coordinamento organico in un’azione comune, mirata a promuovere gli opportuni raccordi tra istruzione-educazione e azione pastorale.

Il FORUM delle Associazioni Familiari, che ha l’obiettivo di portare all’attenzione del dibattito culturale e politico italiano la famiglia come soggetto sociale e che riunisce ben 582 movimenti ed associazioni del mondo cattolico che hanno nei loro interessi statutari la difesa della famiglia e che si stima che complessivamente rappresentino 4 milioni di famiglie.

La Confederex inoltre intrattiene rapporti di collaborazione con numerose altre Associazioni cattoliche e specialmente con le Associazioni che gravitano nel mondo della scuola, come ad esempio l'AGESC (Associazione Genitori della scuola cattolica), la FIDAE (Federazione Italiana delle scuole cattoliche) e l'AZIONE CATTOLICA, che è un'associazione cattolica laica finalizzata alla collaborazione con le gerarchie ecclesiastiche della Chiesa cattolica; .

Purtroppo in Italia la scuola cattolica da tempo attraversa un momento assai difficile a causa di molteplici problemi che ne hanno minacciato e ne minacciano la sopravvivenza e l'esistenza stessa, di cui i principali sono le crisi vocazionali, i crescenti costi di esercizio e la pressoché inesistenza di contributi pubblici. Ciò ha portato e porta alla chiusura di molte istituzioni, prefiggendo una situazione che non può non preoccupare la società tutta e che mette a rischio il diritto alla libera scelta educativa da parte delle famiglie, sancito anche dal Concilio Vaticano II°, nei cui documenti, fra l'altro, viene affermato che “ …..i diritti delle persone, delle famiglie e dei gruppi ed il loro esercizio devono essere riconosciuti, rispettati e promossi, non meno dei doveri ai quali ogni cittadino è tenuto......Si guardino i governati dall'ostacolare i gruppi familiari o culturali, i corpi od istituti intermedi, né li privino della loro legittima ed efficace azione che, al contrario, devono volentieri ed ordinatamente favorire........” (Gaudium et Spes n. 75).
La chiusura di molte scuole cattoliche si è necessariamente ripercossa sul movimento egli Ex allievi/e, per cui nel tempo diverse Federazioni Nazionali ed Associazioni , essendo venuta e venendo a mancare la scuola di riferimento, si sono viste private della possibilità di avere nuovi adepti e quindi si sono “estinte” . Questa situazione ha necessariamente interessato anche la Confederex che quindi nel tempo ha visto ridursi il numero dei propri aderenti, per cui attualmente vi aderiscono 6 Federazioni nazionali e circa 180 Associazioni locali. La Confederex comunque continua il suo impegno e, oltre a fornire assistenza ed aiuto alle varie realtà di Ex Allievi/e, organizza convegni su importanti tematiche ed ogni hanno promuove la “Giornata Nazionale dell'Ex Allievo e dell'Ex Allieva della scuola cattolica”, cioè una giornata, con cadenza fissa annuale (di solito la domenica della festa di Cristo Re), in cui tutte le associazioni aderenti dibattono ed affrontano tematiche di interesse comune. Quest'anno il tema che verrà discusso è “La scuola cattolica opportunità per rendere visibili i valori dell'educare oggi”.

Venendo ora agli altri Paesi va ricordato che anche in Europa col tempo andò concretizzandosi l'idea di costituire Federazioni Nazionali di Ex allievi della scuola cattolica e così nacquero la COPAEC in Portogallo, la CEAAAEC in Spagna e la Federazione di Malta, ma si dovette attendere fino al 1980 perché si arrivasse alla creazione dell'UNAEC EUROPE (Union Européenne des Anciens et Anciennes Eléves de l’enseignement catholique), che venne fondata a Roma l'8.12.1980 e la cui sede fu fissata a Bruxelles in quanto dotata di personalità civile del Belgio e poi riconosciuta con decreto del Re del Belgio il 27.07.1982. Nel settembre del 2021 l'Unaec Europe è stata trasformata in Associazione Internazionale con personalità civile francese e la sede è quindi stata trasferita a Parigi.
L'Unaec Europe è una ONG e da più di 40 anni è dotata di statuto consultativo presso il Consiglio d'Europa di Strasburgo, che è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani in Europa e che raggruppa 46 Stati Europei con una popolazione di 800 milioni di abitanti e si differenzia dall'Unione Europea, che invece è un'unione politica ed economica. e riunisce 27 Stati. L'Unaec ha un seggio permanente nell’Assemblea delle O.N.G presso il Consiglio d'Europa. e quindi partecipa, con propri rappresentanti, ai lavori di diverse Commissioni Permanenti, che si riuniscono 3 volte l'anno per 3 giorni e che specie in tema di diritti dell’uomo, società civile e democrazia, dialogo interreligioso, educazione e cultura, migranti, votano raccomandazioni che vengono sottoposte all'Assemblea Parlamentare ed al Consiglio dei Ministri. Questa partecipazione è molto importante perché consente di far conoscere, sia a livello di opinione pubblica europea, sia a livello di organismi politici, il pensiero degli/lle Ex allievi/e della scuola cattolica.
L'Unaec Europe è poi membro del CEEC (Comité Européenne pour l'enseignement catholique), che raggruppa i responsabili delle scuole cattoliche dei Paesi Europei, che ha sede a Bruxelles e che si riunisce ogni 6 mesi in una città europea.

Oggi l'UNAEC Europe riunisce le Confederazioni Nazionali di Ex Alunni/e della scuola cattolica di Francia, Spagna, Italia, Malta e Portogallo, nonché la Confederazione Europea degli Ex Alunni/ dei Padri Gesuiti (unica Confederazione Europea di Ex Alunni/e oggi esistente) e l’Unione Ex Allievi delle scuole francesi di Turchia, che ha sede a Parigi. Inoltre partecipano all'Unaec Europe i rappresentanti delle Confederazioni Mondiali di Ex Alunni/e di: Lasalliani, Sacro Cuore, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice, le quali non hanno strutture europee. Fino al 2016, poi, è stato membro dell'Unaec Europe anche il movimento Pax Hungarica.

Gli obbiettivi dell'UNAEC Europe sono: favorire la costituzione di Federazioni Nazionali di Ex Allievi della scuola cattolica in quei Paesi in cui ancora non esistono, e poi coordinare a livello europeo gli Ex Allievi della scuola cattolica e rappresentarli sia a livello di insegnamento cattolico, che nelle strutture della Chiesa cattolica e nelle istituzioni europee, nonché promuovere i principi evangelici in tema di educazione e libertà di insegnamento, nel pieno rispetto delle diverse convinzioni religiose di ciascuno. Va ricordato infatti che gli Ex Allievi appartengono a Paesi diversi, per cui le esperienze di ciascuno sono pure diverse, e differenti sono anche i punti di vista: nella miscellanea di convinzioni, di successi e di timori, e nella notevole confusione, che caratterizzano in gran parte la società europea, alcuni partono dalla loro esperienza di cristiani; altri dal desiderio, meno definito, di trovare un senso ed una coerenza nella propria vita. Considerato poi che anche in Europa molti ex alunni e ex alunne della scuola cattolica non sono cattolici, non è possibile escluderli e deve anzi essere favorito il loro inserimento, indipendentemente dalle loro appartenenze religiose e filosofiche, chiedendo solo di accettare i principi degli statuti, che devono ispirarsi alla sola esigenza di richiamare l'umanesimo evangelico e lo spirito dei fondatori delle diverse congregazioni religiose. Può allora sorgere una domanda: un non credente convinto può condividere questo modo di vedere? Si, certamente. In Europa, in vero, la maggior parte degli Ex Allievi è costituita da uomini e donne usciti da famiglie cristiane praticanti. Spesso molti sono membri attivi della Chiesa, mentre altri hanno un rapporto più sfumato con essa ed altri ancora non ne fanno più parte. Ciò però non impedisce che, aprendosi allo spirito del Vangelo, si agisca insieme per creare una nuova educazione per tutti, un' educazione più umana, fraterna, solidale e duratura, se si vuole migliorare la qualità della vita e del suo contesto.
L'Unaec Europe intende agire per rendere le persone sempre più consapevoli della gravità della crisi culturale ed ecologica, e sopratutto aiutare ad adottare nuovi comportamenti di vita, rispettosi della natura e dell'ambiente, per consegnare alle generazioni future un mondo non sfigurato, ma rinnovato. Perciò si impegna e si impegnerà attivamente in tutti i settori delle proprie attività (famiglia, scuola, organismi nazionali ed internazionali), considerando l' educazione alla base di ogni cambiamento sociale e culturale. Va favorito un cambiamento di mentalità: gli organismi educativi, gli attivisti sociali, le istituzioni, e le organizzazioni internazionali dovranno costruire dei legami per raggiungere gli obiettivi comuni e creare un'umanità più fraterna. Questo sarà possibile se tutti opereranno per mettere la persona al centro, per investire le energie più valide, per formare individui capaci di mettersi al servizio degli altri e di calcolare l'insegnamento quale mezzo che faccia fronte alle sfide del nostro tempo: pace, cittadinanza, solidarietà e sviluppo, dignità e diritti dell'uomo.
Queste sono le linee che stanno alla base dell'azione che quotidianamente svolge l'Unaec Europe e della quale consentitemi ora di ricordare alcune importanti iniziative.
Nel 2021 insieme al FAFCE (Federazione delle Famiglie in Europa) abbiamo organizzato un webinair sul tema “Famiglia ed Educazione: semi di speranza”.

Un capitolo a parte merita poi il lavoro che stiamo portando avanti in seno al Consiglio d'Europa di Strasburgo:
Nel 2013, 2019 e 2024 abbiamo organizzato, con la partecipazione di numerose personalità internazionali, tra le quali l'Osservatore permanente della Santa Sede, tre importanti seminari sul tema della cittadinanza europea riguardanti rispettivamente "Cittadinanza, educazione e spiritualità", "Dialogo interculturale, apprendimento della cittadinanza e della democrazia - pratiche delle scuole cattoliche" e "Istruzione, cittadinanza, sussidiarietà".
Recentemente abbiamo poi sottoscritto, insieme ad altre 402 ONG accreditate presso il Consiglio d'Europa, un appello rivolto ai Ministri degli Esteri ed ai Rappresentanti permanenti degli Stati per "l'adozione di un protocollo addizionale alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo sul diritto ad un ambiente pulito, sano e sostenibile".
Ci siamo poi fatti promotori per la creazione del Comitato dell'educazione in seno alla Conferenza delle ONG.
Va anche evidenziato che l'Unaec Europe si preoccupa per la situazione delle scuole cattoliche in Ukraina e Libano ed ha organizzato una serie di incontri per valutare possibilità concrete di aiuti.
Voglio poi sottolineare che l'Unaec Europe partecipa attivamente anche alle riunioni del CINGO, coordinamento che raggruppa le ONG di ispirazione cristiana presenti nel Consiglio d'Europa ed alle riunioni del Forum delle ONG di ispirazione cattolica. Inoltre siamo anche in contatto con l'OIDEL, ONG che difende l'istruzione privata e la libertà di educazione e che ha uno status consultivo presso l'ECOSOC, l'UNESCO e lo stesso Consiglio d'Europa.
Infine stiamo esaminando la possibilità di elaborare una “carta europea dell’Ex allievo/a della scuola cattolica”, cioè un documento programmatico che si rivolga agli Ex Allievi ed alle Ex Allieve, giovani e meno giovani, di tutte le istituzioni scolastiche cattoliche d’Europa, ai genitori, agli insegnanti ed a tutti gli altri amici e le altre amiche che vogliono stabilire, mantenere o sviluppare un legame con persone che sono uscite da queste istituzioni: credenti e non credenti, cristiani praticanti e non praticanti, tutti possono riconoscere i valori fondamentali del Vangelo, e ciò, avendo attenzione alle angosce ed alle gioie degli altri, conservando nell’azione per e con gli altri un sano realismo, un piacere per il lavoro ben fatto, una capacità di entusiasmarsi..

Concludendo voglio sottolineare come, in un mondo sempre più privo di valori, l'Unaec Europe è impegnata perché gli/le Ex Allievi/e europei/e operino per contrastare il distruttivo relativismo etico, per testimoniare con la loro vita i valori cristiani, a cui sono stati/e formati/e, e per favorire l’inserimento dei giovani in azioni di sensibilizzazione al volontariato.

Cari Amici e care Amiche,
spero di avervi dato una sufficiente panoramica di quello che sono e fanno la Confederex in Italia e l’Unaec in Europa e, rinnovando i più sentiti ringraziamenti ed il plauso agli organizzatori di questo riuscitissimo convegno, rivolgo a tutti voi il mio più cordiale saluto.
Grazie.